Le tecniche impiegate sono varie ed includono il décollage, l’effaçage, e la serigrafia.
La Pop Art è spesso associata al mondo anglosassone, dal momento che ebbe origine in Inghilterra negli anni ’50, grazie ad artisti quali Eduardo Paolozzi e Joe Tilson. Tuttavia, è nel corso degli anni ’60 che il movimento raggiunge il grande pubblico grazie all’influenza del mercato americano, dove è rappresentato da nomi di spicco quali Andy Warhol, Allan D’Arcangelo, e Roy Lichtenstein. Ciò detto, non bisogna dimenticare che anche l’Italia, largamente esposta alla cultura americana a partire dal secondo dopoguerra, espresse una propria forma di arte pop. Nomi illustri includono Mario Schifano, Giangiacomo Spadari, e ovviamente lo stesso Rotella, divenuto celebre per i suoi lavori grafici che imitano i poster pubblicitari in voga nell’industria dell’intrattenimento americano.
I quattro décollage proposti in catalogo riprendono proprio questo aspetto della produzione di Rotella, raffigurando icone della cultura pop d’oltreoceano come ad esempio Elvis Presley (Blue Hawaii) e Marilyn Monroe (Facciamo l’amore). Le pose dinamiche ed i colori accesi, così come l’utilizzo del testo composto con font accattivanti e tipici di uno stile pubblicitario incalzante. Salta inoltre all’occhio la scelta di raffigurazioni che riprendono pose iconiche ed immediatamente ricollegabili allo stile hollywoodiano di quegli anni. Ad esempio, in La veglia delle aquile, la scena è dominata da una coppia di amanti stretta in un bacio appassionato. In una scena tipica del cinema degli anni ’50, la figura maschile svolge un ruolo attivo, protraendosi in avanti verso la donna, che avvolge tra le sue braccia.
La tecnica del décollage, come il nome stesso suggerisce, si basa su un principio simile a quello del collage. Tuttavia, al contrario di quest’ultimo, l’artista non va ad aggiungere ma piuttosto sottrae elementi, creando così un’immagine lacerata e danneggiata, trasformata in un lavoro nuovo. Come nelle stampe di Warhol, le creazioni di Rotella fanno riferimento alle tecniche di comunicazione della società dei consumi moderna, aggiungendo un tocco di originalità tecnica che invita lo spettatore a riflettere. Le immagini esteticamente perfette dei cartelloni pubblicitari vengono mostrate come incomplete o danneggiate, rivelando l’artificialità delle visioni proposte dal mondo dell’intrattenimento consumista.
I lavori di Rotella appartengono ad un momento fondamentale della storia dell’arte italiana, che nel corso della seconda metà del Novecento seppe affiancarsi ad altri agenti importanti del mondo dell’arte internazionale. La bellezza dei lavori proposti sta nell’immediatezza del linguaggio pop, che l’artista reinterpreta con gli occhi di un italiano che guarda al mondo dell’intrattenimento anglosassone, arrivato anche in Italia grazie ai film di Hollywood e ai prodotti americani apparsi sul mercato in seguito al piano Marshall. Il risultato finale si riappropria di queste forme visive, mostrando così il ruolo attivo dell’artista (un consumatore di prodotti culturali, seguendo la famosa intuizione di Warhol) di fronte ai prodotti standardizzati dell’industria dell’intrattenimento.