Tra i top lots si segnala senza dubbio il lavoro di Vanessa Beecroft (lotto 78), “VB01 - Film”, aggiudicato per € 9.000 (€ 11.130 inclusi i diritti d’asta) e comprendente un totale di venti fotogrammi (16 + 4 diversi per ciascuna delle tre tirature) su lastra di alluminio entro cornice, tratti dalla prima performance tenutasi presso la Galleria Luciano Inga-Pin di Milano. Senza dubbio un lavoro di eccezionale rilevanza, in quanto primo concreto trampolino di lancio, nonché cassa di risonanza a livello internazionale, di una delle ricerche performative più significative degli ultimi decenni. Quella della Beecroft è una pratica focalizzata sull'immagine femminile, volta all’analisi di tematiche e ossessioni legate al corpo, alla bellezza e all'identità. Più in generale, il suo è un lavoro che si pone come mezzo volto ad affrontare direttamente alcuni dei temi più controversi della cultura contemporanea, quali l’apparente dogmatismo legato alla perpetuazione degli stereotipi nonché la violenza con cui si va ad affermare il culto dell’immagine.
Proseguendo con i lavori di maggior rilievo troviamo sicuramente “Plan A” del tedesco Ian Tweedy (lotto 59), imponente pittura a olio, matita su carta e spray su carta, tra i pezzi principali del primo solo show “I’ll Meet You at the Rendezvous” dedicato all’artista dalla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo nel 2008. Opera di qualità museale, diretta espressione della ricerca dell’artista legata ad un’esistenza nomadica. Ed è proprio questa sua condizione che si è affermata come centro più significativo del suo lavoro. Alla base della sua pratica infatti, emergono tematiche quali il rapporto tra la propria esperienza individuale e il passato collettivo, l'appropriazione soggettiva della storia più recente e passata e la ricerca di nuovi significati per i concetti di identità, appartenenza e libertà. Considerando dunque la valenza del lavoro in questione non stupisce il raggiungimento di un valore di aggiudicazione pari a € 5.800 (€ 7.194 inclusi i diritti d’asta), quasi il doppio della stima media iniziale.
Tra i lavori di spicco si segnala poi “Fairy Tales” di Francis Alÿs (lotto 58), fotografia ritoccata (esemplare unico) tratta da una delle sue iconiche performance e diretta espressione di una ricerca fortemente interdisciplinare. Alÿs è solito presentare l’atto performativo tramite lunghe passeggiate aventi una valenza sia narrativa, documentaria che metaforica, ponendosi di volta in volta l’obiettivo di intercettare e reinventare i codici linguistici e culturali delle realtà con cui l'artista si è progressivamente confrontato. Tramite un approccio al tempo stesso concreto e lirico, Alÿs va a interrogare e riscrivere efficacemente il contesto circostante attraverso gesti apparentemente paradossali e privi di senso ma che in realtà si configurano come una vera e propria allegoria sul ruolo dell'arte quale creatrice di realtà alternative. Il lavoro ha riscontrato grandissimo interesse come testimoniato dall’aggiudicazione pari a € 8.800 (€ 10.860 inclusi i diritti d’asta), ampiamente oltre la stima di partenza.
In conclusione troviamo l’opera di Shinique Amie Smith (lotto 14) aggiudicata per un valore di € 2.200 (€2.830 inclusi i diritti d’asta), capace di quasi quintuplicare la stima media iniziale. Il lavoro di Smith si caratterizza principalmente per il suo carattere scultureo e installativo fortemente legato all’utilizzo di oggetti comuni e materiali di scarto impiegati per la formazione di grandi cubi, fasci e densi assemblaggi volti ad indagare una vasta gamma di tematiche storiche e culturali quali il consumismo, materialismo e la povertà urbana.
Art-Rite sottolinea l’importanza di una selezione attenta delle opere in catalogo, che ha garantito l’interesse vivo da parte dei compratori nel corso della sessione di vendita. Cogliendo questo segnale positivo, vi invitiamo dunque a continuare a seguirci in vista delle prossime aste.